sabato 12 dicembre 2009

E.S.C. La certificazione delle competenze per chi opera nella sicurezza del lavoro

Sicurezzapratica.it fornisce a coloro che operano nell'ambito della sicurezza del lavoro l’opportunità di vedere ulteriormente riconosciuta la propria professionalità attraverso il marchio E.S.C.- Esperto Sicurezza Certificato

E.S.C. è una certificazione di prima parte realizzata da Sicurezzapratica.it che consente di vedere riconosciute le proprie competenze e capacità specifiche nella sicurezza del lavoro.
Sicurezzapratica.it si pone quindi come garante presso le parti terze (aziende, enti pubblici, ecc.) che il titolare della certificazione E.S.C. risponde a requisiti di:
_ adeguata preparazione professionale
_ adeguato aggiornamento professionale
_ adeguate competenze nell'operare in ambito sicurezza del lavoro.

A) La certificazione E.S.C. viene attribuita mediante la valutazione dei seguenti requisiti:
_ Titolo di studio e corsi di specializzazione
_ Corsi di aggiornamento seguiti negli ultimi 12 mesi
_ Esperienza professionale documentabile
_ Acquisto di materiale e supporti didattici negli ultimi 12 mesi
_ Assenza di reclami da parte di clienti (nel caso di consulenti)
_ Assenza di sanzioni civili e penali negli ultimi 10 anni
_ Referenze documentabili della propria attività professionale in ambito sicurezza del lavoro negli ultimi 24 mesi

B) Per ottenere la certificazione E.S.C. è necessario superare un esame di valutazione delle competenze in ambito sicurezza del lavoro.
Tale valutazione avviene rispondendo a un test on line costituito da 50 quesiti. Solo il superamento del 100% delle domande del test permette di ottenere la certificazione E.S.C. Nel caso in cui il test non venga superato è possibile iscriversi al corso on line Esperto Sicurezza della durata di 30 ore organizzato da Sicurezzapratica.it al termine del quale è possibile ripetere l'esame per ottenere la qualifica di Esperto Sicurezza Certificato.

La certificazione E.S.C. viene rinnovata ogni anno. Il rinnovo annuale prevede la valutazione dei requisiti del punto A) e il superamento del test di valutazione competenze.

La durata della certificazione è annuale. Il costo è di 399 euro + Iva/anno.

Perché certificarsi E.S.C.
_ per vedere riconosciute le proprie capacità professionali come esperto della sicurezza del lavoro
_ per avere nuove opportunità professionali presso aziende ed enti pubblici
_ per essere scelto da oltre 50.000 utenti del sito www.sicurezzapratica.it e gli oltre 20.000 iscritti (di cui 3.300 clienti), grazie alla pubblicazione sul sito del Registro degli Esperti Sicurezza del lavoro Certificati - Sicurezzapratica.it

Come richiedere la certificazione E.S.C.
1) Effettuare il pagamento della quota annuale di 399,00 euro + Iva
2) Inviare la documentazione che Le verrà richiesta da Sicurezzapratica.it
3) Dopo la valutazione della documentazione inviata, riceverà via email il link per effettuare il test sulle competenze in ambito sicurezza del lavoro.
4) Al superamento del test riceverà via email e per posta ordinaria:
_ il certificato E.S.C. - Esperto Sicurezza Certificato Sicurezzapratica.it
_ il logo E.S.C. in formato jpg da utilizzare nel materiale marketing da Lei utilizzato (cartaceo, web, ecc)
_ L'iscrizione al Registro degli Esperti Sicurezza Certificati Sicurezzapratica.it

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Norme di sicurezza per le attivita' di spettacolo viaggiante. Chiarimenti e indirizzi applicativi

La complessità della disciplina riguardante la sicurezza delle attività di spettacolo viaggiante, che investe tanto le nuove attività quanto quelle già esistenti, ha reso necessaria l'emanazione della Circolare 1 dicembre 2009 n. 114 del Ministero dell'Interno "Norme di sicurezza per le attività di spettacolo viaggiante. Chiarimenti e indirizzi applicativi", pubblicata nella Gazzetta ufficiale italiana n. 282 del 3 dicembre scorso. Il provvedimento ha lo scopo di fissare i requisiti da osservare, ai fini della sicurezza, per le attività dello spettacolo viaggiante.

Oltre al requisito antincendio (ed in particolare alla pubblica incolumità), la sicurezza delle attività dello spettacolo viaggiante riguarda anche i requisiti di solidità, sicurezza e igiene, anche ai fini della prevenzione degli infortuni.

Per attività di spettacolo viaggiante si intendono "attività spettacolari, trattenimenti e attrazioni, allestite mediante attrezzature mobili, o installate stabilmente, all'aperto o al chiuso, ovvero in parchi di divertimento".

Nel testo del provvedimento vengono citate alcune norme tecniche di riferimento, e precisamente:

* UNI EN 13814:2005 "Macchine e strutture per fiere e parchi di divertimento - Sicurezza"
* UNI EN 13782:2006 "Strutture temporanee - Tende - Sicurezza"
* UNI EN 1069-1:2002 "Acquascivoli di altezza maggiore o uguale di 2 m - Requisiti di sicurezza e metodi di prova"
* UNI EN 14960:2007 "Attrezzature da gioco gonfiabili - Requisiti di sicurezza e metodi di prova"
* la serie UNI EN 1176 "Attrezzature per aree da gioco".

L'articolo 3 "Requisiti tecnici delle nuove attività di spettacolo viaggiante" fissa i requisiti tecnici delle nuove attività ai fini della sicurezza. Nel testo si legge che ogni nuova attività di spettacolo viaggiante, fatti salvi gli adempimenti previsti da specifiche regole tecniche di prevenzione incendi, deve essere, ai fini della sicurezza, progettata, costruita, collaudata ed utilizzata secondo quanto previsto dalle norme di buona tecnica emanate dagli organismi di normazione nazionali o europei.

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venerdì 11 dicembre 2009

Responsabilità del datore di lavoro anche in presenza di un capo cantiere

In caso di infortunio in cantiere per mancato uso delle cinture di sicurezza, uso previsto dalle norme antinfortunistiche, la presenza di un capo cantiere non esclude il ruolo di garanzia del datore di lavoro in mancanza di una delega espressa in tema di sicurezza; ed inoltre non esclude l'obbligo di controllo in ordine all'applicazione delle regole previste dal piano di sicurezza, per fronteggiare i rischi del lavoro che, nel caso di specie, veniva svolto a settanta metri di altezza.
E' quanto deciso dalla quarta sezione penale della Corte di Cassazione nella sentenza/ordinanza del 4 dicembre scorso, la n. 46747.

La certificazione delle competenze per i formatori sicurezza del lavoro

Si chiama FCS, la certificazione Sicurezzapratica.it che individua i formatori sicurezza del lavoro aggiornati e con elevate competenze professionali.
F.C.S. è una certificazione di prima parte realizzata da Sicurezzapratica.it che consente al singolo formatore di vedere riconosciute le proprie competenze e capacità specifiche nella formazione della sicurezza del lavoro.
Sicurezzapratica.it si pone quindi come garante presso le parti terze (aziende, enti pubblici, ecc.) che il Formatore in possesso della certificazione F.C.S. risponde a requisiti di:
_ adeguata preparazione professionale
_ adeguato aggiornamento professionale
_ adeguate competenze nel fornire il servizio di formazione professionale in ambito sicurezza del lavoro.

A) La certificazione F.C.S. viene attribuita mediante la valutazione dei seguenti requisiti:
_ Titolo di studio e corsi di specializzazione
_ Corsi di aggiornamento seguiti negli ultimi 12 mesi
_ Esperienza professionale documentabile
_ Acquisto di materiale e supporti didattici negli ultimi 12 mesi
_ Assenza di reclami da parte di clienti
_ Tre referenze documentabili di progetti di formazione sicurezza del lavoro realizzati negli ultimi 12 mesi

B) Per ottenere la certificazione F.C.S è necessario superare un esame di valutazione delle capacità del singolo di organizzare e realizzare l’attività formativa in ambito sicurezza del lavoro.
Tale valutazione avviene rispondendo a un test on line costituito da 30 quesiti. Solo il superamento del 100% delle risposte del test permette di ottenere la certificazione F.C.S. Nel caso in cui il test non viene superato viene fornito materiale didattico allo scopo di consentire l'apprendimento delle tematiche che risultano insufficienti.

La certificazione F.C.S viene rinnovata ogni anno. Il rinnovo annuale prevede la valutazione dei requisiti del punto A) e il superamento del test di valutazione competenze.

La durata della certificazione è annuale. Il costo è di 299 euro + Iva/anno.

Perché certificarsi F.C.S
_ per vedere riconosciute le proprie capacità professionali come formatore della sicurezza del lavoro
_ per avere nuove opportunità professionali presso aziende ed enti pubblici
_ per essere scelto da oltre 50.000 utenti del sito www.sicurezzapratica.it e gli oltre 20.000 iscritti (di cui 3.300 clienti), grazie alla pubblicazione sul sito del Registro dei Formatori certificati F.C.S.

Come richiedere la certificazione F.C.S.
1) Effettuare il pagamento della quota annuale di 299,00 euro + Iva
2) Inviare la documentazione che Le verrà richiesta da Sicurezzapratica.it
3) Dopo la valutazione della documentazione inviata, riceverà via email il link per effettuare il test sulle capacità del singolo di organizzare e realizzare l’attività formativa in ambito sicurezza del lavoro.
4) Al superamento del test riceverà via email e per posta ordinaria:
_ il certificato F.C.S. - Formatore Certificato Sicurezzapratica.it
_ il logo FCS in formato jpg da utilizzare nel materiale marketing da Lei utilizzato (cartaceo, web, ecc)
_ L'iscrizione al Registro dei formatori certificati Sicurezzapratica.it

Rimini - convegno sicurezza del lavoro l'11 dicembre

RIMINI - Giornata di tutto esaurito Venerdi 11 Dicembre al Centro Congressi SGR in Via Chiabrera 34b a Rimini. Sono infatti tre gli incontri previsti per quella giornata, due dei quali dedicati al tema della sicurezza sul lavoro.



Per cominciare, alle ore 9.00 alle ore 13.00, si terrà il convegno dal titolo: "Sicurezza e salute nei luoghi di lavoro", organizzato dalle sedi provinciali riminesi di Confindustria e Assoservizi. L'iniziativa si pone l'obiettivo di approfondire gli aspetti legati al Decreto legislativo 106/09, con il quale scattano nuovi obblighi per il datore di- lavoro.



Dalle ore 14.00 alle 18.00 la Federcoordinatori, Federazione Sindacale Italiana dei Tecnici e dei Coordinatori della Sicurezza, introduce "La sicurezza nei cantieri temporanei o mobili". All'iniziativa parteciperà il dottor Lorenzo Fantini, dirigente del Ministero del Lavoro, della Salute e Politiche Sociali.



Il terzo incontro, intitolato: "L'arbitrato: modelli operativi e soluzioni pratiche", si terrà dalle ore 15.30 alle ore 18.30. L'arbitrato è una procedimento stragiudiziale (cioè senza ricorso a processo ordinario) per la soluzione di controversie civili e commerciali. Introduce e modera l'avvocato Ivan Bagli, Consigliere della Fondazione Forense Riminese M. Ugolini, fondazione che organizza l'evento mentre il patrocinio è firmato dalla Corte Arbitrale delle Romagne.

Sicurezza del lavoro in ospedale Convegno

Venerdì 11 dicembre e sabato 12 è in programma all'ospedale di Busto Arsizio un convegno dal titolo "La sicurezza in ospedale: l'integrazione delle competenze per una gestione sicura ed efficace dei farmaci chemioterapiaci antiblastici". L'evento formativo è organizzato dall'Azienda Ospedaliera "Ospedale di Circolo di Busto Arsizio" in collaborazione con l'Unità Operativa aziendale di Farmacia diretta dal dott. Carlo Maria Castelletti.

Nel corso delle due giornate (Aula Suor Bianca, venerdì h 8.30-16.30, sabato h. 9-13-30) saranno presentate e discusse le linee guida per la sicurezza e la salute dei lavoratori esposti a chemioterapici antiblastici in ambiente sanitario, alla luce delle diverse fonti di rischio e di tutte le procedure per ridurre al minimo il rischio di contaminazione, oltre che la legislazione in materia di sorveglianza sanitaria, i metodi e le misure di valutazione dell'esposizione.

Inoltre, gli esperti tratteranno temi relativi alla farmacologia dei farmaci antiblastici, alla loro pericolosità in caso spandimento accidentale e/o di stravaso e alle problematiche di tecnica farmaceutica. E' previsto un confronto sui criteri e le scelte organizzative di centralizzazione con la presenza di Farmacisti di diversi Ospedali.

Il corso prevede anche la trattazione di aspetti pratici legati alla prevenzione dei rischi durante la fase di allestimento e di somministrazione, spiegata anche con un filmato realizzato ad hoc, con esercitazioni pratiche a gruppi presso l'Unità Farmaci Antiblastici dell'ospedale di Busto Arsizio.

Venedì 11 aprirà i lavori il direttore generale dell'Azienda Ospedaliera Pietro Zoia.

SICUREZZA ALIMENTARE. Packaging, presentate le Linee Guida sulle buone pratiche di fabbricazione

La sicurezza alimentare non riguarda solo gli alimenti. Anche i materiali che vengono in contatto con essi. In aiuto delle aziende per l'implementazione delle buone pratiche di fabbricazione è venuto il progetto CAST (Contatto Alimentare Sicurezza e Tecnologia) che ha presentato alla stampa le Linee guida per l'applicazione del Regolamento europeo 2023 del 2006 (sulle buone pratiche di fabbricazione dei materiali e degli oggetti destinati a venire a contatto con prodotti alimentari) alla filiera dei materiali e oggetti destinati al contatto con gli alimenti.

I materiali e gli oggetti a contatto con gli alimenti devono garantire sicurezza, ovvero non trasferire ai prodotti alimentari componenti in quantità tale da costituire un pericolo per la salute umana, comportare una modifica inaccettabile della composizione degli alimenti o un deterioramento delle caratteristiche organolettiche. Lo prevede ilRegolamento europeo 1935 del 2004 che chiede a chiare lettere che "i materiali e oggetti devono essere prodotti conformemente alle buone pratiche di fabbricazione". Al Regolamento 2023 del 2006 spettano invece le indicazioni di base per rispondere a quanto sopra.

E nella pratica, come si possono muovere le aziende? E' qui che entra in gioco il progetto CAST nato nel 2008, con il supporto organizzativo dell'Istituto Italiano Imballaggio. E con l'obiettivo di sperimentare nuove strategie di approccio integrato alla sicurezza alimentare, per la tematica dei Materiali in Contatto con Alimenti (MCA). Lo studio, durato due anni, è stato realizzato da tutti i soggetti della filiera alimentare e packaging per alimenti, a confronto con l'Istituto Superiore di Sanità.

Le linee guida sono strutturate in una parte di applicazione generale e in una parte di applicazione specifica, distinta per le filiere dei materiali e oggetti in alluminio, carta e cartone, imballaggi flessibili, materie plastiche, legno, metalli e leghe metalliche rivestiti e non, sughero, vetro. In appendice viene dedicata attenzione ad altri spetti di sicurezza alimentare nella pratica delle filiere del food packaging. L'idea di partenza nello sviluppo di questo lavoro è sintetizzata nel capitolo di presentazione: "valorizzare quanto già eventualmente esistente a livello aziendale e di settore, finalizzando i sistemi di gestione più diffusi nel rispetto del Regolamento 2023/2006/CE". Una attenzione particolare è stata rivolta alla realtà delle piccole e medie imprese, con l'obiettivo di costituire una base di orientamento per effettuare le scelte operative più opportune.

Al convegno di presentazione, a Roma, hanno partecipato 300 realtà, tra aziende e associazioni. In particolare, il ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali ha espresso apprezzamento per il contenuto e la portata del lavoro, impegnandosi a promuoverne la diffusione presso gli organi di controllo. In merito alla metodologia di lavoro, Annette Schaefer, DG Sanco, delegata della Commissione Europea, ha sottolineato come in Europa non abbia riscontrato un esempio analogo. "La straordinaria partecipazione di molti operatori ed esperti del settore è la prova evidente del successo di questa iniziativa. Ci impegniamo a non disperdere questo capitale di esperienza e a costruire su questa base nuovi progetti che rafforzino la sinergia positiva tra pubblico e privato, tra produttori e utilizzatori nell'interesse ultimo del sistema paese e dei consumatori" ha infine concluso il Presidente Vermondo Busnelli.

A cura di Silvia Biasotto
Fonte: Helpconsumatori